La leggenda
narra
di un uccello
che canta
una sola volta
nella vita,
più soavemente
di ogni altra
creatura al mondo.
Da quando
lascia il nido,
cerca e cerca
un grande rovo
e non riposa
finché non lo
abbia trovato.
Poi, cantando
tra i rami
crudeli,
si precipita
sulla spina
più lunga e
affilata.
E mentre muore
con la spina
nel petto,
vince il
tormento
superando nel
canto
l’allodola e
l’usignolo.
Una melodia
suprema
il cui scotto è
la vita.
Ma il mondo
intero
tace per
ascoltare,
e Dio in
Paradiso,
sorride.
Al meglio si
perviene soltanto
con grande
dolore.
(Dal film "Uccelli di rovo)
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