Pulivo
le stelle,
per farle brillare,
per farle più belle,
per farvi sognare;
avevo una scala
che arrivava lassù:
neanche chi vola
può fare di più.
E stelle e stelline
aspettavan la sera
per esser le prime
a rifarsi la cera,
amiche, contente
che andassi da loro
per farle lucenti
con vernice d’oro.
E dopo, la notte,
facevano a gara
per splendere tutte
di luce più chiara,
Ma poi, dopo, un giorno
La scala è sparita,
scomparsa di torno,
rubata, rapita;
le stelle hanno pianto
chiamandomi in coro,
non ho più potuto
recarmi da loro,
Ed oggi ogni tanto,
ne vedo qualcuna,
che splende, ridendo,
vicino alla Luna,
e sembra mi dica:
“Non serve volare,
non serve una scala,
se vuoi, puoi tornare”
Rispondo: “Lo so.
E sarà per restare.”
Antonio Fiore
per farle brillare,
per farle più belle,
per farvi sognare;
avevo una scala
che arrivava lassù:
neanche chi vola
può fare di più.
E stelle e stelline
aspettavan la sera
per esser le prime
a rifarsi la cera,
amiche, contente
che andassi da loro
per farle lucenti
con vernice d’oro.
E dopo, la notte,
facevano a gara
per splendere tutte
di luce più chiara,
Ma poi, dopo, un giorno
La scala è sparita,
scomparsa di torno,
rubata, rapita;
le stelle hanno pianto
chiamandomi in coro,
non ho più potuto
recarmi da loro,
Ed oggi ogni tanto,
ne vedo qualcuna,
che splende, ridendo,
vicino alla Luna,
e sembra mi dica:
“Non serve volare,
non serve una scala,
se vuoi, puoi tornare”
Rispondo: “Lo so.
E sarà per restare.”
Antonio Fiore
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