Torneranno le sere a
intepidire
nell’azzurro le
piazze, ai bianchi muri
la luna in alto
s’alzerà dal mare
e nella piena dei
giardini il vento
fitto di case,
d’alberi, di stelle
passerà per la
grande aria serena.
Torneranno nel sogno
anche le voci
delle famiglie
illuminate a cena,
la rapida ebrietà de
loro riso.
O finestrelle,
pozzi, logge, vetri
affacciati alla
vita, allo spiraglio
delle fresche
delizie e dei rimpianti,
o luna nuova sulla
mia memoria,
tornate ad albeggiare
con quel canto
di parole perdute,
con quei suoni
struggenti, con quei
baci morsi dal buio.
Siate la polpa rossa
dell’anguria
spaccata in mezzo
alla tovaglia bianca.
Alfonso Gatto
***
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.