venerdì 27 gennaio 2017

Olocausto



Loro sì conobbero
la fatica di vivere
tra il fumo acre dei camini
che gettavano
polvere umana
verso il cielo.

Fame, gelo, dolore
trattenuti dal terrore
tra il sibilo del vento
e l’urlo del malvagio.

E il muro dell’oscurità
 che tra i vivi
non più vivi
filtrava i sospiri
e il pianto
delle madri
orfane dei loro figli.

Perché oltre il filo spinato
ancora sbocciavano i fiori,
 i passeri volavano festosi
e ancora una preghiera
teneva stretto il suo valore?

Nel campo,
senza parole
eran le preci,
perdute su quel treno
che, lento e spietato,
portava uomini
verso un diabolico disegno
contro il quale
neppure Dio potè
con la sua mano
porre fine.


Mariella Russo





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