Stanno come dita nodose
che frugano la terra
aprendosi
contorti percorsi nel buio
o alla luce del sole.
S’intrecciano
tenendosi strette,
nel silenzioso cammino
e cercano… cercano
gocce d’acqua preziosa
che diano vita
e leghino alla terra
ciò che si protende
verso il cielo.
E d’autunno
accoglieranno benevoli
le foglie cadute
e accartocciate dal vento,
perché sempre
si ritorna a ciò
che ci ha generato.
Mariella Russo
***
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