Oltre i confini,
al di là dei monti
e delle acque,
l’uomo da sempre va
come inappagato pellegrino.
Continua è la ricerca
tra effimeri valori,
bizzarre credenze
e strappi di intrecci
quotidiani.
È il vuoto colmato male
con pienezza di voci stridule
in elogio di successo
e in bramosia di potere.
Ma nel profondo
si scorge
la nostalgia dell’eterno,
una lanterna accesa
come un piccolo
punto nella notte,
nostalgia di un Dio
perduto
sui sentieri della vita
ma palpitante
nei ruscelli del cuore.
È il Dio delle piccole
cose,
è il deserto che fiorisce,
è la tenerezza che consola.
Mariella Russo
***
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