Appaion
da lontano
i
sinuosi colli
di
arida terra,
smossa
come crespo,
ora
rossa d’argilla antica,
ora
cinerea
come
ombra del vento.
Svettano
torri solitarie
tra
ordinati
filari
di cipressi,
come
miraggi
in
oniriche visioni.
Tra
l’argento degli ulivi,
il
cuore austero
dei
templi della fede
racconta,
in
dignitoso silenzio,
storie
di chi
lasciò
per sempre
gioie
cavalleresche
per
solitarie devozioni.
Dall’arcano
fascino del luogo,
lo
sguardo spazia
verso
l’orizzonte
che
vermiglio si incendia
nell’ora
del tramonto.
E
il soffio del vento
si
fa respiro dell’anima.
(Mariella
Russo)
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