Un piccolo
punto
appare
all’orizzonte
tra linee
parallele
che paion
protese
verso
l’infinito.
Avanza,
prende
forma,
gigante inarrestabile,
che sferraglia
e divora
la distanza.
Sfreccia,
carico di
sogni,
di attese,
di rimpianti.
Porta figure
senza volto,
senza
nome,
ombre
fugaci
riflesse
da vetri stanchi
di
speranzosi saliscendi.
I
passeggeri
scorgono appena
paesaggi
come
rapide diapositive,
contrasti
di luce,
giochi di
colori.
Ed ecco
che
li coglie,
inaspettato
come
sortilegio,
il buio di
un tunnel
che pare
senza fine,
ma che in
un istante
si
dissolve
tra
cornici bizzarre
di nuvole
sfuggenti.
Ciò che si
scorge
in un attimo
è già ricordo.
E via
verso la meta
come nella
vita,
dove
ognuno corre
verso
l’infinito
per
ritornare
un giorno
a ritrovar
se stessi.
Mariella
Russo
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.