giovedì 23 ottobre 2014

Pomeriggio d'autunno



La luce filtra tra i vetri del vecchio imbarcadero
un orario affisso all’interno ricorda il tempo che scorre
lento e inesorabile.

L’interno pare un’antica casa
liberando pensieri nascosti che volano come farfalle
colorando di fantasia quel piccolo mondo di quel piccolo attimo.

Una panchina in primo piano invita ad andare oltre
linguaggio dell’anima e realtà s’intrecciano in molteplici sfumature.

Una figura riflessa s’intravede
al posto del volto altri “quadri” si aprono alla vista
ed un mondo entra e si dilata e si inserisce l’uno nell’altro.

Momenti di storia e di ideali forse perduti.
Il puntale dell’asta - della fluttuante bandiera –
del monumento ai caduti
si staglia in alto, verso le montagne di fronte
quasi a volerle superare.
Dinamiche figure
ricordano vite perdute che trasmettono la forza
di un estremo atto di amore e libertà.

Più su il cielo,
dove bianche nubi si fanno strada in un paesaggio d’Autore
che tutto racchiude.

Nostalgia di brezze marine.
Un vecchio lampione sovrasta verdi fronde di pini marittimi
che qui han trovato casa.

La luce quasi surreale e il minuscolo spettatore di spalle
creano immagini suggestive richiamando ad un lontano ricordo
a quadri di Magritte

Mistero e realtà.
Una figura d’uomo contempla il lago
e osserva la vela all’orizzonte che ondeggia su acque dolci e quiete
forse pensando alla vita ....a quel che resta del giorno.

E pensieri volano come foglie morte
in un tiepido pomeriggio d’autunno.


Rosella C.



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