La luce filtra tra i
vetri del vecchio imbarcadero
un orario affisso
all’interno ricorda il tempo che scorre
lento e inesorabile.
L’interno pare
un’antica casa
liberando pensieri
nascosti che volano come farfalle
colorando di fantasia
quel piccolo mondo di quel piccolo attimo.
Una panchina in primo
piano invita ad andare oltre
linguaggio dell’anima
e realtà s’intrecciano in molteplici sfumature.
Una figura riflessa
s’intravede
al posto del volto
altri “quadri” si aprono alla vista
ed un mondo entra e si
dilata e si inserisce l’uno nell’altro.
Momenti di storia e di
ideali forse perduti.
Il puntale dell’asta -
della fluttuante bandiera –
del monumento ai
caduti
si staglia in alto,
verso le montagne di fronte
quasi a volerle superare.
Dinamiche figure
ricordano vite perdute
che trasmettono la forza
di un estremo atto di
amore e libertà.
Più su il cielo,
dove bianche nubi si
fanno strada in un paesaggio d’Autore
che tutto racchiude.
Nostalgia di brezze
marine.
Un vecchio lampione
sovrasta verdi fronde di pini marittimi
che qui han trovato
casa.
La luce quasi surreale
e il minuscolo spettatore di spalle
creano immagini
suggestive richiamando ad un lontano ricordo
a quadri di Magritte
Mistero e realtà.
Una figura d’uomo
contempla il lago
e osserva la vela
all’orizzonte che ondeggia su acque dolci e quiete
forse pensando alla
vita ....a quel che resta del giorno.
E pensieri volano come
foglie morte
in un tiepido
pomeriggio d’autunno.
Rosella C.
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