Un'insegnante chiese agli scolari della sua prima elementare
di disegnare qualcosa per cui sentissero di ringraziare il Signore.
Pensò quanto poco di cui essere grati in realtà avessero
questi bambini provenienti da
quartieri poveri.
Ma sapeva che quasi tutti avrebbero disegnato panettoni
o tavole imbandite.
L'insegnante fu colta di sorpresa dal disegno consegnato da Tino:
una semplice mano disegnata in maniera infantile.
Ma la mano di chi?
La classe rimase affascinata dall'immagine astratta.
"Secondo me è la mano di Dio
che ci porta da mangiare" disse un bambino.
"Un contadino" disse un altro, "
perché alleva i polli e le patatine fritte".
Mentre gli altri erano al lavoro, l'insegnante
si chinò sul banco di Tino e domandò di chi fosse la mano.
"È la tua mano, maestra" mormorò il bambino.
Si rammentò che tutte le sere prendeva per mano Tino,
che era il più piccolo e lo accompagnava all'uscita.
Lo faceva anche con altri bambini,
ma per Tino voleva dire molto.
Hai mai pensato al potere immenso delle tue mani?
Bruno Ferrero
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.