Oh, ma
con i versi si fa ben poco
quando
li si scrive troppo presto.
Bisognerebbe
aspettare e raccogliere
senso e
dolcezza per tutta una vita,
e meglio
una lunga vita,
e poi
scrivere dieci righe,
forse si
riuscirebbe.
Poiché i
versi sono esperienze.
Per un
solo verso
si
devono vedere molte città,
uomini e cose,
si devono
conoscere gli animali,
si deve sentire
come gli
uccelli volano
e sapere
i gesti con cui
i fiori
si schiudono al mattino.
Si deve
poter ripensare a sentieri
in
regioni sconosciute,
a giorni
in camere silenziose, raccolte,
a
mattini sul mare e a notti di viaggio.
E avere
ricordi non basta.
Si deve
poterli dimenticare
e si
deve aspettare che ritornino.
Poiché i ricordi per se stessi
ancora
non sono.
Solo
pensando divengono in noi
sguardo
e gesto senza nome
e non
più scindibili da noi.
Solo
allora può darsi
che in
una rarissima ora
sorga
nel loro centro, e ne esca,
la prima
parola di un verso.
R. M.
Rilke
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