L’immenso cielo
d’estate
s’apre finalmente
ai prati
frementi di sole
e la terra,
possente di vita,
crepita
al grido delle cicale.
Tra gli alberi
il richiamo del cuculo
scandisce lento
un tempo
sempre uguale.
E all’imbrunire
scendono lente
le ombre
dei monti azzurri
e dalla terra
s’alza l’umido silenzio
del bosco
in attesa
del respiro della notte.
Mariella Russo
***
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