Come sortilegio
svaniscono le orme
sulla sabbia bagnata
e la risacca
svela conchiglie
vuote
e cocci di vetro
smussati dal sale,
minuscoli relitti
di stagioni passate.
Pare immobile
il mare laggiù
dove si unisce al
cielo,
ma eterno
è il suo respiro
frusciante.
La brezza salmastra
dà un brivido
leggero
stamane,
il sole ancora
sfumato
è un chiarore
diffuso
che s’irradia
all’orizzonte.
E i giorni di una
gioventù passata,
di stagioni di
giochi abbandonati,
dolcemente
riaffiorano
mai dimenticati.
Mariella Russo
A tutti voi cari
amici,
felice giorno
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