Campane a sera. E dai lontani monti
sempre più stanca ne ritorna l'eco.
Una fievole brezza a tratti svola
gelida su dalla vallata in fiore.
Entro i rivi d'argento, un sussurrìo
quasi di bimbi che dican preghiere.
Per la selva d'abeti oscura e folta
vibra un chiaror di secoli defunti.
Da uno squarcio di nuvola la sera
spande un fluir di sangue e di coralli
sovra i petrosi spalti. E i rossi
grani
ne rimbalzano via, senza dar suono.
(Rainer Maria
Rilke)
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