Interrogo
i libri ed essi mi rispondono,
e per me cantano e parlano;
e
chi mi svela i segreti della natura,
chi
mi dà ottimi consigli
per
la vita e per la morte,
chi
narra le sue e le altrui chiare imprese,
richiamandomi
alla mente le antiche età.
E
v'è chi con festose parole
allontana
da me la tristezza
e
scherzando
riconduce
il riso sulle mie labbra;
altri
m'insegnano a sopportar tutto,
a
non desiderar nulla,
a
conoscer me stesso,
maestri di pace, di guerra,
d'agricoltura,
d'eloquenza,
di
navigazione;
essi
mi sollevano quando
sono abbattuto dalla sventura,
mi frenano quando insuperbisco nella felicità,
e mi
ricordano che tutto ha un fine,
che
i giorni corron veloci
e
che la vita fugge.
E di tanti doni, piccolo è il premio
che
mi chiedono: di aver libero accesso
alla
mia casa e di viver con me,
dacché
la nemica fortuna
ha lasciato loro nel mondo rari rifugi
e
pochi e pavidi amici.
Francesco Petrarca
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