Il vento a primavera
ha come un’eco
cristallina
dove gridi di rondini s’inseguono
quali giovani donne
festose.
Strisce d’azzurro occhieggiano
tra le nubi bizzarre
in un cielo in perenne cammino.
Nelle valli
profumate
danzano i narcisi al vento
e si respira piano
quasi un sentor di struggimento.
Vorrei rincorrere i
miei pensieri di bambina
di azzurro e di leggero vestita,
quando inseguivo farfalle smarrite
da un volo scomposto e lieve.
Il tempio dell’infanzia
custodiva allora il canto delle fate
che colmava di gioiosa attesa
ogni alba a primavera
e nella quiete di un giardino segreto
ero spettatrice silenziosa
dello sbocciare delle rose.
Mariella Russo
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