Basta un fiore sbocciato sul davanzale della finestra,
il volo di una rondine nel breve spazio di cielo
verso cui alziamo gli occhi,
un raggio più lucente e caldo
un raggio più lucente e caldo
che ci raggiunge al nostro tavolo di lavoro,
per dirci che è primavera.
Ma forse non c'è bisogno di nulla
se ascoltiamo dentro di noi
il desiderio di essere buoni e gentili con tutti,
la voglia improvvisa di ridere e di cantare,
il piacere di rimanere con gli occhi rivolti verso il cielo
il piacere di rimanere con gli occhi rivolti verso il cielo
inseguendo con il pensiero un caro sogno.
Allora la primavera è in noi.
G. G. Moroni
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