giovedì 30 aprile 2020

In un barattolo di vetro


In un barattolo di vetro
ho rinchiuso i giorni da ricordare,
in una bottiglia scura,
le ore d’ansia e le sere di lacrime.
In una valigia,
i rancori,
i conti in sospeso,
le paure e le vigliaccherie.
Per i miei capricci,
gli errori e le cattiverie,
ho dovuto cercare un baule,
di quelli grandi,
per le coperte e i vestiti pesanti.
Voglio fare
il cambio di stagione
Voglio mettere ordine, Signore.
Ma il vetro si incrina,
la tela si strappa,
il legno
si screpola.
Non c’è chiusura ermetica,
serratura o chiavistello
che possano reggere alla realtà.
Tutto, di nuovo, si confonde:
i dubbi macchiano la fede,
la malinconia scolora la speranza,
i peccati corrodono la carità.
Da sola non ci riesco, Signore.
Aiutami tu,
che mi conosci come nessun altro,
che sei l’autore della mia biografia,
che mi hai voluta fin dall’eternità.
Riordinami, Signore.
In te solo,
posso trovare la mia pace.

Emily Schenker


***

mercoledì 29 aprile 2020

Il tempo ci rapisce, e il cielo è solo


Il tempo ci rapisce, e il cielo è solo
anche di queste rondini che il volo
intrecciano, pericolosamente,
come chi va cercando nella mente

qualche nome perduto... e il ritrovarlo
nemmeno conta, poiché' ormai è già sera.
Eh sì! s'invecchia, e ritorna più vera
la vita che già fu, rosa da un tarlo...

un tarlo che la monda. E vien la sera.
E i pensieri s'intrecciano, e le rondini.
E non siamo più noi; siamo i profondi
cieli dell'esistenza, ahi come intera

e profondissima, cupa, nel suo indaco.


Carlo Betocchi

***

martedì 28 aprile 2020

Notturno



Terrazzi e tetti spalancati
sulla città notturna
sono spettatori silenziosi
di solitarie sirene
che solcano
i fiumi del silenzio.

È un pianto urlato
questo grido d’aiuto
di chi spera ancora
in una vita
che si nasconde
tra l’affanno dei respiri
e gli occhi velati
di lacrime e paura.

Ma
ancora ci sarà
la speranza
di un domani di stelle
da raccogliere,
ai piedi di un cielo
che incanta
e tende le mani
verso l’infinito.


Mariella Russo


***