mercoledì 28 febbraio 2018

Buenos Aires



E adesso la città quasi è una mappa
di tanti fallimenti e umiliazioni;
da questa porta ho ammirato i tramonti,
davanti a questo marmo ho atteso invano.
Qui l’indistinto ieri e l’oggi nitido
mi hanno elargito gli ordinari casi
d’ogni destino; qui i miei passi intessono
il loro labirinto incalcolabile.
Qui l’imbrunire di cenere aspetta
il frutto che gli deve la mattina;
qui l’ombra mia si perderà, leggera,
nella non meno vana ombra finale.
Ci unisce la paura, non l’amore;
sarà per questo che io l’amo così tanto.

Jorge Luis Borges

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martedì 27 febbraio 2018

Il davanti dell'albero



Guarda, gli umani di spalle.
Se Dio esiste,
sarà forse questa la sua forma
in questo mondo?

Persino un albero
ha un davanti e un dietro.
Non necessariamente per colpa della luce del sole.
Non necessariamente per il Sud e il Nord.
Attraverso il suo davanti, io incontro l'albero,
attraverso il suo dietro, me ne accomiato.
E già mi manca, quell’albero.

Non possiede parole, l’albero,
ma se sente parole d’amore
porge più foglie al soffio del vento.
Le foglie del nuovo anno
saranno d’un verde ancora più smagliante.
E quando la nostra estate sarà trascorsa
rifulgerà lì,
d’un rosso fuoco
che nessuno potrà mai eguagliare.
D’un rosso fuoco
che nessuna fine d'amicizia umana
potrà mai terminare.

Ko Un

***

 

lunedì 26 febbraio 2018

La mia anima



La mia anima
è una misteriosa orchestra;
non so quali strumenti suoni
e strida dentro di me:
corde e arpe, timballi e tamburi.
Mi conosco come una sinfonia.

Fernando Pessoa

***

A tutti voi cari amici,
buon lunedì!