domenica 2 aprile 2017

Cuore



Gli davamo miglio, non troppo,
a sufficienza perché non si stancasse,
gli davamo acqua, un ditale,
perché gli ricordasse la sorgente
aprivamo la porta, appena un po’
perché il cielo gli colpisse l’occhio
e abbiamo messo un pezzo di specchio nella sua gabbia
perché vedesse direttamente la nuvola.
Restava immobile con le ali palpitanti.

Così cantava.


Solveig von Schoultz




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