Si scontrano nel cielo
nuvole grigie e cupe.
Si gonfiano e coprono
gli ultimi lembi di
azzurro.
Fuggono le rondini
e gli usignoli ormai muti.
S’alza il vento
come turbine
e tremano argentee
le foglie dei pioppi.
D’improvviso
un lampo serpeggia
con bagliori sinistri
nel cielo plumbeo.
Tra il fruscio del
vento,
il tuono irrompe
in un baleno
e par che laceri
creature indifese.
Ed ecco:
le prime gocce di
pioggia,
a raffica,
scuriscono la terra nuda.
Vorrei farmi
piccola piccola
per entrare in una goccia
e posarmi sull’erba profumata,
fondermi
in un grande abbraccio
con la terra
e rinascere
ancora una volta
nell’eterna sfida
della vita.
Mariella Russo
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